Lettura: 30 minuti Lo sport è una competizione tra persone: dal calcio all’hockey, al football americano, cambia la tipologia di sport ma la voglia di vincere è sempre la stessa. Forza contro forza per vedere chi prevale, strategia contro strategia per capire chi è più intelligente, tecnica contro tecnica per prendersi gioco dell’avversario. I fans che urlano, cantano i cori, si sentono parte della squadra, e lo stadio diventa una grande casa.
Il football americano nasce nel 1869 ed è lo sport più giocato negli Stati Uniti. In Italia, la Italian Football League (IFL) nasce a Bergamo nel 2007. Questo sport porta con sé tanta adrenalina e regala ai tifosi uno spettacolo di forza fisica e mentale, che porta i giocatori a studiare i movimenti dell'avversario, fino a esplodere nella gioia del touchdown e della vittoria. Come chiropratico ho visto tanti infortuni in America, lavorando con squadre e scuole sportive a livello di superiori, università, e professionisti. Ne ho visti tanti anche qui ad Ancona con le squadre di “Luciana Mosconi Pallamano Dorica”, “Ancona Dolphins”, e anche con “UPA Boxe Ancona”. Le ultime ricerche condotte negli Stati Uniti confermano che ogni squadra di football usa la chiropratica per tenere in forma gli atleti. Gli infortuni più comuni nel football americano sono alle ginocchia, alle spalle, alla schiena, e tra le più gravi vi sono le commozioni celebrali. L'infortunio in assoluto più frequente è quello alle ginocchia. Le ginocchia ci servono per saltare, atterrare, correre, arrestarsi, e cambiare direzione. Ci sono tre classificazioni per gli stiramenti ai legamenti: la prima è quando il 10% del legamento viene stirato, la seconda è quando meno del 50% del legamento viene stirato, e la terza quando più del 50% del legamento è stirato o si rompe. Il legamento che si stira o viene rotto maggiormente è il crociato anteriore: questo legamento aiuta a limitare il movimento tra il femore e la tibia. Il motivo principale per cui il crociato anteriore viene stirato o rotto così frequentemente è perché il giocatore improvvisamente si ferma e cambia direzione (a scatto), due movimenti molto usuali nel football. Il secondo motivo è durante un tackle (un placcaggio effettuato da un giocatore per bloccare l'avversario atterrandolo). Il tackle - se viene subìto a livello delle ginocchia - può causare lo stiramento o la rottura del mediale collaterale e del mediale femoro-rotuleo, a causa del peso che appoggia sul lato del ginocchio facendo sì che il lato mediale si apra. Nel American Journal of Orthopedics, è stato confermato che nel National Football League (NFL) negli anni dal 2010 a 2013, 219 giocatori di football si sono rotti il crociato anteriore. Purtroppo questo danno non succede solo ai professionisti, ma anche agli adolescenti e ai ragazzi del college. Anche la spalla è un’articolazione che viene spesso danneggiata, a causa dell’uso eccessivo e dei tackle durante la partita. Il quarterback deve lanciare la palla per tre ore di partita e per lunghe distanze causando un sovraccarico nell’uso dei muscoli (soprattutto la cuffia dei rotatori). Il secondo infortunio più comune è la separazione dell'articolazione acromioclavicolare. La cuffia dei rotatori si infiamma spesso e viene danneggiata nel football dai movimenti che i giocatori devono fare: lanciare la palla, cadere a terra con violenza. Essa è composta di quattro muscoli: sovraspinoso, sottospinato, sottoscapolare e il piccolo rotondo. Quando si ripete eccessivamente uno stesso movimento, uno di questi quattro muscoli si infiamma, viene stirato, o si lesiona e, nella maggior parte dei casi, si tratta del sovraspinoso. Il sovraspinoso è il muscolo che fa i primi 15 gradi di abduzione, dunque il principale movimento che provoca dolore consiste nel tirare su la spalla. Il secondo infortunio più comune alla spalla è l’acromioclavicolare (separazione della spalla). Questa lesione avviene spesso durante un tackle o proprio alla fine del tackle quando i giocatori sbattono contro il terreno. Questo infortunio, come gli stiramenti, ha sei classificazioni di cui tre sono comunemente legate al football: la prima è uno stiramento ai legamenti della spalla; la seconda, la rottura del legamento acromioclavicolare; la terza, la rottura dei legamenti acromioclavicolare e coracoacromiale. Per quanto riguarda la schiena, vi sono parecchi potenziali danni, in particolare alla colonna cervicale. Nel football i giocatori indossano protezioni, ma subendo i tackle e cadendo violentemente a terra, i rischi di infortunio sono comunque alti e, ad ogni modo, non esistono protezioni per il collo. Il primo danno alla schiena è al plesso brachiale. Il plesso brachiale è molto importante perché è l’unione dei nervi cervicali che appartengono al sistema nervoso. Nel football può verificarsi che un giocatore allunghi il braccio per prendere la palla, l'avversario lo placca e l'atterra, creando un movimento nella cervicale simile al colpo di frusta. Il plesso brachiale viene allungato provocando nel giocatore fastidi consistenti come pizzicore o bruciore lungo il braccio fino alla mano. Sul sideline questi episodi si chiamano stingers o burners. Nel football americano la frequenza di questo tipo dell'infortunio è del 50.3%. Si tratta di un infortunio pericoloso e, infatti, i tempi di recupero delle funzionalità di braccio e mano sono lunghi. Una seconda tipologia di danno alla schiena è l'ernia al disco, sia nella colonna cervicale che lombare. Il disco intervertebrale è una massa gelatinosa che contiene, esternamente, l'anulus fibrosus, e, nel centro, il nucleo polposo; l'anulus fibrosus è un tessuto elastico composto di fibre proteiche di collagene. Il disco funziona come un cuscinetto per ammortizzare gli sforzi quotidiani. Un’ernia nasce quando c'è una spinta eccessiva sull'anulus fibrosus, oltre il limite del disco, che tocca il nervo creando fastidi al collo o alla schiena. Visto che il football è un sport molto fisico e i giocatori subiscono tanti traumi alla colonna, essi soffrono frequentemente di ernie ai dischi. Un’ernia, in sé, non rappresenta un pericolo, ma se schiacciata costantemente può arrivare a esplodere. La stenosi spinale, sia nella colonna cervicale che lombare - una condizione dovuta al restringimento del canale vertebrale – rappresenta un ulteriore pericolo per i giocatori. Questa condizione viene spesso causata da ernie ai dischi, dall'artrosi, dalla spondilolistesi, e anche dalla postura sbagliata. Quando si restringe il canale vertebrale, lo spazio per i nervi si riduce e qualsiasi movimento crea molta pressione nella colonna, comprimendo la radice nervosa e il midollo spinale. Gli ultimi due infortuni di cui tratterò, relativi alle conseguenze dei traumi che un giocatore di football – ma anche le persone comune – può subire, sono la commozione celebrale e l’encefalopatia traumatica cronica. La commozione celebrale o, più appropriatamente, concussione cerebrale, consiste in un cambiamento chimico del cervello causato da un colpo alla testa. Il cambiamento è motivo di pericolo a livello celebrale perché, mutando il processo chimico del cervello, può accadere che la persona perda alcune funzioni. Subendo una seconda commozione celebrale, la persona corre un rischio ancora maggiore perché il cervello si danneggia in modo tale da cambiare tutti i processi chimici. I primi sintomi sono il mal di testa, la stanchezza, il disorientamento, la debolezza, la nausea, e anche i cambiamenti di umore. Come detto, la commozione celebrale può riguardare ognuno di noi, ad esempio se si sbatte la testa contro lo sportello di una credenza, o mentre si entra in macchina. Personalmente ho subito tre commozioni celebrali senza accorgermene durante l’attività sportiva, scoprendolo in occasione di indagini successive. Ciò che ricordo di quegli episodi, è che mi sentivo molto disorientato. L’encefalopatia traumatica cronica (molto simile alla sclerosi laterale amiotrofica o SLA) è la conseguenza di tutti questi danni messi insieme. Subendo traumi continui al cervello, i danni diventano tali che il cervello non riesce più a recuperarsi. Questa è una malattia degenerativa che si riscontra a distanza tempo nei giocatori non solo di football, ma anche di box, calcio, e rugby. Perché le squadre sportive in America usano la Chiropratica? La Chiropratica lavora sulla colonna vertebrale e il sistema nervoso. Nel caso della colonna vertebrale, sia cervicale che lombare, la Chiropratica lavora direttamente sulla colonna. Il plesso brachiale, le ernie ai dischi e la stenosi vengono trattati con aggiustamenti alla colonna iniziando dal punto di origine della causa, di modo che il giocatore possa rimanere in forma. Agendo sulla colonna, infatti, diminuiscono i rischi collaterali degli infortuni e lo stato di salute del corpo migliora. Inoltre, i chiropratici lavorano con tutte le articolazioni. Nel caso delle ginocchia e delle spalle, per gli stiramenti dei legamenti di primo o secondo grado, la Chiropratica interviene con una serie di aggiustamenti alla colonna vertebrale e alle articolazioni per sfiammare il corpo e il sistema nervoso. Ma non solo, il chiropratico può anche assegnare degli esercizi per rinforzare la muscolatura intorno alle articolazioni. Nel caso delle commozioni celebrali, invece, la Chiropratica lavora sul sistema nervoso aggiustando la colonna vertebrale in modo che il corpo rimanga rilassato, senza infiammare la cervicale. A questo punto è molto importante modificare le abitudini quotidiane della persona di modo che il cervello si recuperi bene. Ad esempio, evitare di guardare la TV, di passare ore al computer o al cellulare, aiuta perché questi strumenti creano stimoli eccessivi per il cervello. Allo stesso modo, gli studenti dovrebbero evitare di passare tempo sui libri di modo da diminuire l’infiammazione. Ovviamente, da evitare il gioco o l’attività fisica per un po’. In ogni caso in cui si verifichi un infortunio, al ginocchio come al cervello, una dieta senza zuccheri e senza glutine è raccomandabile. Lo zucchero, infatti, accresce l’infiammazione, mentre il glutine affatica l'intestino: il corpo dovrebbe concentrarsi a guarire dall'infortunio piuttosto che a digerire il glutine. Il football americano è uno sport bellissimo che, come ogni cosa bella, si porta dietro dei rischi, anche gravi. Per questo ogni squadra di football negli Stati Uniti - dalle superiori, al college, ai professionisti - ha il suo chiropratico di fiducia! |
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October 2021
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Recensioni & Testimonianze
"Sono venuta a conoscenza del vostro centro tramite una mia amica. Avevo una continua sciatalgia che mi impediva di svolgere le mie attività quotidiane. Praticando la Chiropratica, ed esattamente già dopo 4/5 trattamenti stavo bene, e quel disturbo che tanto mi assillava non lo aveva più. Ringrazio tanto il Dr. Ciro e la Chiropratica" - Daniela "I benefici si sentono DA SUBITO, ed anche se sembra impossibile e incredibile, ad ogni trattamento si percepisce tutto lo scheletro che finalmente RESPIRA!" - Paolo “Sono arrivata dal Dott. Ciro Roberto Errico che non riuscivo a camminare e fare altri movimenti, avendo 5 ernie, lascio immaginare i dolori. È un anno che vengo a fare le manipolazioni Chiropratiche, ho trovato molto beneficio (con la Chiropratica)!! Sono contenta di aver incontrato il Dott. Ciro Roberto Errico” - Palma Leggi di più testimonianze e recensioni |